Arrivederci Rolando

I Sospetti battono 12-0 I Polemici.
A fine partita arriva una notizia fortissima, inaspettata. Rolando Robustelli, una delle bandiere dei Soliti Sospetti, dopo la sua centesima partita e il suo cinquantesimo gol, comunica ai compagni che lascia Milano, lo spogliatoio è gelato dalla notizia, lascia la squadra un grande sospettoso.
Arrivò nella stagione 2004-2005, la stagione in cui i vertici sospettosi decisero di fare gli innesti giusti per alzare il livello della squadra e puntare alla vittoria finale. Il difensore centrale che cercavamo era lui, lo scoprì Lacci in un'amichevole e dalla prima partita, la vendetta leggendaria contro il Meg Ufficio, capimmo subito che avevamo trovato l'uomo giusto. Da quel momento Rolando si è impossessato in pianta stabile della posizione di difensore centrale e della maglia numero 8, annullando i più forti attaccanti che abbiamo incontrato, collezionando 100 presenze e 50 gol con la maglia dei Soliti Sospetti e vincendo il Città di Milano 2006-2007. Baluardo invalicabile della difesa dotato di tecnica sopraffina, Rolando è stato un sospettoso vero non solo per le grandi qualità che ha sempre mostrato sul campo, ma per lo spirito e l'amore che ha sempre avuto per questi colori.
Siamo riusciti, impresa diffile per una squadra amatoriale, a costruire uno stile che ci contraddistingue, ad essere una squadra con principi, valori e passione, tutto ciò ha fatto innamorare della nostra squadra tanti giocatori, che si sono legati col cuore a questa maglia e hanno dimostrato un attaccamento e una fede che è la cosa che ci rende più orgogliosi di quello che abbiamo creato.
Rolando è uno di questi, uno di quelli legati con cuore e la fede ai Soliti Sospetti, che ha sempre vissuto le vicende dei blu con passione smisurata e amore per questi colori. Pur essendo una squadra di amici, l'ha sempre presa sul serio, in perfetta sintonia con lo stile Sospetti.
Leader in campo e nello spogliatoio, mentalità vincente, non ha mai digerito facilmente una sconfitta e non vedeva l'ora di tornare in campo per riscattarci, ha sempre puntato alla vittoria, contro avversari di qualsiasi livello, anche contro avversari di una categoria superiore, non è mai stato soddisfatto quando perdevamo di un gol contro I Peppins avendoli fatti tremare fino all'ultimo minuto, era nero per la sconfitta, questa è la mentalità che ci ha fatto essere ad alti livelli per anni.
Rolando è stato un sospettoso vero, un esempio da imitare.
La sua maglia, la numero 8, viene ritirata, con la speranza che un giorno possa tornare a vestirla.

A presto!